I principali trend Autunno Inverno 2017 – 2018 dalla Milano Fashion Week

Milano ha ospitato, dal 22 al 27 febbraio, un evento molto atteso nel mondo della moda come la Milano Fashion Week. Oggetto della manifestazione sono state 70 sfilate ed 88 presentazioni. Considerati gli appuntamenti totali, sono state 174 le collezioni che hanno attirato l’attenzione del pubblico e della critica.

Quella appena trascorsa è stata un’edizione che potrebbe aver gettato i primi semi di un cambiamento futuro. Infatti, alcuni marchi hanno scelto di presentare capi d’abbigliamento per uomo e donna all’interno di un’unica sfilata; tra i primi a farlo si segnalano Bottega Veneta e Gucci.

Molte le tendenze che hanno colpito per originalità  e che, molto probabilmente, caratterizzeranno il prossimo autunno / inverno.

 

Le recensioni di cui è stata oggetto la Milano Fashion Week sembrano confermare l’apprezzamento per un’offerta particolarmente diversificata, per la creatività  messa in mostra dai diversi marchi e per la presenza non indifferente, per nulla scontata, di importanti case di moda straniere.

La collezione Gucci, presentata nella nuova location in via Mecenate, ha visto protagonisti, come già  anticipato, proposte destinate ad entrambi i sessi.

Grande era la curiosità  per le scelte di Alessandro Michele, l’uomo che ha condotto il marchio Gucci ad una vera e propria rivoluzione. Anche nel corso della Milano Fashion Week la volontà  è stata quella di presentare abiti caratterizzati da una spinta verso il futuro.

Un mondo, quello proposto dal designer, ricco di colori e di fantasia, come testimoniato da stampe ricche di ninfee, rose, coleotteri, farfalle, libellule, margherite, serpenti, iris e molti altri elementi. Anche diverse citazioni d’altri tempi che hanno affascinato chi ha presenziato alla sfilata.

Il marchio italiano EdithMarcel ha dedicato la sua sfilata ai capi per l’autunno inverno 2017-18, presentando una collezione non gender glamour, dallo stile moderatamente sartoriale e piuttosto pulita. La sfilata Edith Marcel è stata ospitata nella nuova location scelta per la Camera della moda, ossia la sala delle Cavallerizze, situata negli spazi messi a disposizione dal Museo della scienza e della tecnica.

 

Prada ha optato per abiti aderenti, affiancati a gonne a balze. A sorprendere sono stati, però, i tailleur maschili in velluto, caratterizzati da reggiseno in mostra. A completare l’offerta sono stati abiti con frange e cappellini in pelle.

Le bluse e le gonne in seta di Prada hanno visto come protagoniste le stampe dedicate alle dive d’altri tempi, presentate in stile selfie. Sempre Prada ha contaminato le sue creazioni con idee ricavate dagli ultimi 40 anni di moda; da qui la scelta di proporre berretti e pantaloni baggy in velluto, perfettamente abbinabili con top a triangolo crochet.

 

La donna è stata protagonista anche della sfilata Missoni. Angela, infatti, ha presentato al pubblico i pussyhat, ossia cappelli rosa dotati di orecchie da gatto. Questi copricapi sono ormai noti come il principale simbolo delle donne di tutto il mondo contro Donald Trump, accusato di essere sessista. La volontà  di Missoni di dedicare il proprio spazio all’interno della Milano Fashion Week ai diritti delle donne è parsa evidente anche dall’invito fatto, a chi era presente alla sfilata, di salire sulla passerella.

L’intento era di mostrare a tutti che il mondo della moda ha ormai scelto di schierarsi in modo compatto contro il nuovo presidente degli Stati Uniti.

Tra i marchi stranieri, particolarmente apprezzato è stato Ricostru, fondato in Cina nel 2011. La scelta del marchio è stata quella di presentare una collezione di gusto retro, basata su completi eleganti, pantaloni da uomo, giubbotti, scialli, corsetti, senza dimenticare diversi abiti dotati di scollatura generosa. Per quanto riguarda la scelta dei colori, la scelta è ricaduta su tonalità  brillanti, ma anche il nero tenue, l’argento metallizzato e il color ruggine sono stati protagonisti.

Kristina Ti, marchio nato dalla fantasia della stilita torinese Cristina Tardito, ha optato per una sfilata pi๠giocosa, confermando quanto presentato nelle ultime stagioni. Ad accogliere le sue creazioni è stato, in corso Venezia, palazzo Bovara. In particolare, la collezione di quest’anno ha tratto ispirazione dalla donna cigno. L’idea era quella di proporre capi che potessero esprimere al meglio la femminilità , senza rinunciare ad un tocco provocatorio. Una donna contemporanea, meno naà¯f che in passato.

Le stampe dei tessuti hanno visto per protagonisti stormi di cigni, ma anche micro fiori. Immancabili dolcevita, tute in costina di jersey, camicie over e gonne minimal in lana ricamata traforata, affiancate da modelli in tessuto pesante. Alcune camicie over sono state proposte anche come veri e propri abiti; altre, invece, si sono caratterizzate per il taglio maschile e per i colori accesi. Kristina Ti ha pensato anche alle uscite serali; da qui la scelta di utilizzare glitter multi-color a pois ed effetti lurex. Infine, per quanto riguarda le calzature, il marchio ha presentato in passerella stivali in vinilico o cavallino e clogs, sia in versione chiusa che aperta.

Non sono mancate, nel corso di questa edizione della Milano Fashion Week, i colpi di genio nati per stupire il pubblico, e per trasformare una semplice sfilata in un evento.

Moschino ha aperto la sua serata presentando la modella Kendall Jenner avvolta in un tailleur che, all’apparenza, sembrava realizzato in cartone e chiuso con un nastro adesivo da pacchi, utilizzato al posto della cintura. Buste della spazzatura, invece, sono state indossate come mini-dress.

Marni, dal canto suo, ha scelto di chiudere il proprio show con diversi cocktail dress trapuntati, somiglianti ai pluriball resi ancora pi๠sorprendenti dalla presenza di paillette a dischi.

Emporio Armani ha reso sicuramente originali le giacche presentate grazie alla presenza di elementi come bocche, occhi e mani; uno stile surrealista affascinante.

Anche Bottega Veneta ha voluto lasciare a bocca aperta il pubblico optando, tra gli altri, per un cappotto doppio petto corredato da spalline “diaboliche”, caratterizzato da linee decisamente femminili arricchite da una cintura strizzata in vita. Jil Sander, invece, ha scelto gonne sotto il ginocchio, sicuramente austere, da indossare assieme al dolcevita.

 

Dolce & Gabbana, ancora una volta, ha giocato a sorprendere tutti, presentando in passerella gilet pelosi e cappucci dotati di orecchie. A rendere il look ancora pi๠inusuale sono stati i guanti con artigli, e accessori (soprattutto borse), con muso e baffi finti. Ciuffi di pelo anche per Marni; in questo caso, il pelo è stato protagonista dei boots e dei cappellini.

Diesel Black Gold meritano di essere ricordati la giacca di agnello verniciato e rovesciato e le gonne di denim a vita bassa, corredate da tasche applicate e manicotti di maglia.

Versace, infine, ha decorato le sue creazioni, rendendole al contempo pi๠sensuali e dark, con parole dedicate al femminismo: courage, love e loyalty.

Articolo scritto da VFW Team per VFW Magazine. Seguiteci su Instagram @vfashionworld (https://www.instagram.com/vfashionworld/) per tutte le attualità .

 

Foto credit fashionisers: http://www.fashionisers.com

 

 

 

 

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